Women in Tech: intervista ad Arianna Caiaffa, Sales & Partner Support di G&B Connect

Arianna Caiaffa, Sales & Partner Support di G&B Connect, è Partner Wildix dal 2010.

Per Arianna, l’entrata nel mondo della tecnologia non è inizialmente una sceltapersonale. Dopo un’esperienza presso uno studio di progettazione nel centro di Milano, riceve una chiamata da G&B Connect e decide di accettare il lavoro come Sales & Partner Support. Da quel giorno, sono passati 20 anni

Non mi sono mai pentita di aver accettato questo lavoro. Mi ha permesso di crescere come persona ed è un lavoro che si è evoluto con il tempo. L’aspetto che mi piace maggiormente del mio lavoro è il fatto che sia vario: non è ripetitivo e mi permette di mettermi costantemente alla prova.” – ci racconta Arianna – “Ogni giorno comunico con molte persone diverse, occupandomi di aspetti lavorativi differenti: ad esempio, mi occupo di tutto il back office, di seguire i nuovi clienti, del pre- e del post-vendita. Inoltre, spesso mostro la soluzione al cliente tramite una Demo, gestisco le pratiche CLASSOUND ed il ciclo di vendita a 360°.

Quando le chiedo qual è stato il tratto caratteriale che l’ha aiutata maggiormente in questo settore, mi risponde fermamente che per lei grande importanza sta nell’approccio quotidiano con il cliente. 

Spesso non ho l’opportunità di conoscere personalmente il cliente ma lo sento solamente al telefono oppure lo vedo in videoconferenza. La differenza, in questi casi, è una chiamata al posto di un’e-mail quando ci sono situazioni scomode da risolvere. 

Il fatto di chiamare il cliente in tempi rapidi, con un approccio orientato all’ascolto ed alla comprensione, fa spesso la differenza nella gestione di qualsiasi richiesta o problematica. I clienti mi percepiscono come una persona premurosa ed attenta alle loro richieste. Questa è una caratteristica che viene sempre riconosciuta ed apprezzata.

Ad Aprile 2021, Arianna festeggerà il suo 20esimo anno di lavoro in G&B Connect. Un gran bel risultato. Il fatto di essere una donna, in un mondo storicamente associato all’universo maschile per lei non è mai stato un problema, ci rivela. Secondo Arianna la differenza la fanno sempre le persone ed il modo di rapportarsi con loro. Confessa anche di non aver mai avuto particolari problemi con i suoi colleghi di sesso opposto. Tra di loro, c’è un rapporto di assoluta fiducia e complicità. 

In G&B Connect Arianna non è l’unica donna. In totale, il team femminile è composto da 4 donne: delle quali l’ultima assunta, Arbiola Basha, laureata in informatica, si è occupata in autonomia anche del restyling del nuovo sito web. 

Concludiamo l’intervista ad Arianna con un’ultima domanda, dedicata a tutte le donne che iniziano oggi a lavorare nel mondo della tecnologia. 

“Arianna, quale consiglio daresti ad una donna che oggi inizia il suo lavoro in un’azienda Tech?”

Di non smettere mai di imparare. Leggi, informati, chiedi informazioni ogni volta che c’è una situazione che non comprendi pienamente. Sii premurosa con i clienti ed attenta al modo in cui comunichi giornalmente con loro. Scegli lo strumento di comunicazione che preferiscono e mettiti sempre in una condizione di ascolto attivo. Questo può davvero fare la differenza in moltissime situazioni!”

I vantaggi del modello OPEX

Ecco perché i nostri Partner lo hanno scelto

Passare da un modello di business CAPEX ad uno OPEX: quanti di voi hanno già fatto questo passaggio? E quanti tra voi lettori lo stanno prendendo in considerazione? 

Negli ultimi anni sono moltissime le aziende che hanno deciso di passare al modello OPEX, ad entrate ricorrenti, tralasciando l’ormai datato modello CAPEX: il classico modello di business “on premise”.

Oggi, infatti, il modello OPEX è diventato finalmente praticabile, credibile ed economicamente accessibile, contrariamente a qualche anno fa.

Alla base di questo business model c’è il concetto di spostare l’attenzione dal prodotto al servizio, dalla vendita “una tantum” al pagamento di canoni ricorrenti. 

Ma facciamo, prima di tutto, una breve introduzione. 

Modello CAPEX vs OPEX: qual è la differenza? 

Capex è l’abbreviazione di Capital Expenditure, ossia Spesa per Capitale, e indica le spese in conto capitale, ossia il denaro che l’azienda spende per l’acquisto di beni materiali. Ad esempio, sono compresi in questa categoria i costi imputati all’acquisto di macchinari, infrastrutture o hardware pagati “one shot” e di proprietà dell’azienda. 

Opex indica il costo dell’utilizzo del prodotto stesso per averne i benefici per i quali è stato ideato. In questo rientra, per esempio, il noleggio, oppure il costo necessario per usufruire di un servizio. Si tratta di un rapporto economico ricorrente, gestito, nella maggior parte dei casi, a canoni mensili.

Vantaggi del modello OPEX

I vantaggi di adottare il modello OPEX sono molteplici, sia per il Partner che per l’end-user. Prima di tutto l’utente finale avrà la sicurezza di un servizio costante senza rischi, la certezza di avere un supporto continuo nel tempo da parte del Partner, il fatto di poter utilizzare e proporre sempre la tecnologia più all’avanguardia e la libertà di avere tutto questo al prezzo di un canone ricorrente. 

Per il Partner il modello OPEX assicura entrate prevedibili e ricorrenti e clienti più soddisfatti nel tempo.

Secondo le ultimi indagini di mercato, il modello CAPEX è destinato a ridursi fino a scomparire. La macro-tendenza è, infatti, quella di consumare e utilizzare beni e servizi senza averne il possesso, come già accade in settori diversi come l’ospitalità, il real estate, il mondo dell’automobile etc. Questo permette di affrontare un costo sempre strettamente necessario alle proprie esigenze, in contrapposizione al vecchio modello CAPEX che portava con sé anche una spesa che contemplava il rischio di sbagliare. 

Passare da CAPEX a OPEX: i nostri Partner rispondono

Ma lasciamo ora la parola ai nostri Partner. Sono loro che vi racconteranno come hanno affrontato il passaggio da CAPEX a OPEX, le maggiori resistenze riscontrate nei loro clienti ed i vantaggi che hanno vissuto sulla loro pelle. 

Lo abbiamo fatto con alcune semplici domande che vi proponiamo brevemente qui di seguito. Trovate, invece, le interviste complete sul nostro canale Youtube.

Il Passaggio dal modello CAPEX a quello OPEX: quali sono state le principali criticità che hai incontrato? 

Per Daniele Nuovo, Founder di Ausonia IT, la resistenza più difficile da superare si è rivelata far cambiare l’approccio alla vendita dei suoi clienti. “Compro un servizio ed è mio per sempre.” – ci racconta Daniele – “è stato molto difficile convincerli che potevano avere lo stesso servizio pagandolo a canoni ricorrenti.” La stessa resistenza l’ha riscontrata anche Armando Reale, Responsabile commerciale di Sabanet srl: “Con una licenza CAPEX il cliente era convinto di acquistare un servizio più completo. Non è stato semplice convincerli che potevano avere lo stesso tipo di supporto pagandolo a canone ricorrente, con notevoli vantaggi per la loro azienda e per il loro business.”

Per altri Partner, invece, il passaggio si è rivelato assolutamente naturale. E’ il caso, ad esempio dei clienti di Francesco Guarnaccia, CEO di FibraForte srl o di quelli di Eddy Randon, Socio di NEW srl, che hanno adottato il modello OPEX in modo assolutamente naturale.  

Wildix propone l’OPEX anche nel HWaaS? Cosa ne pensi? 

Questo punto trova d’accordo tutti Partner intervistati. L’OPEX nel modello HWaaS permette di facilitare l’attivazione iniziale del servizio e di chiudere prima la trattativa. Il modello CAPEX rendeva le trattative molto più lunghe e più difficili da chiudere poiché il costo iniziale che il cliente doveva sostenere per acquistare gli hardware era importante. 

“Oggi i clienti rimangono sorpresi quando firmano il contratto poiché ad un canone mensile basso e ricorrente ottengono un servizio completo e preciso.” – ci racconta Francesco Guarnaccia. 

“Questo ha un duplice vantaggio: a noi Partner consente di avere una pianificazione economica a medio/lungo termine ed una fluidità di cassa che ci consente di pagare le spese vive dell’azienda; al cliente, invece, consente di usufruire di un servizio completo a basso costo, a fronte del pagamento di un canone mensile ricorrente” – conclude Eddy Randon. 

Il modello OPEX è diventato fondamentale soprattutto nel periodo di lock-down perché ha permesso ai nostri Partner di attivare molte nuove licenze in poco tempo, grazie al modello flessibile che permette di pagare solo ciò che effettivamente si utilizza, ridimensionando di volta in volta i costi in base alle forze da mettere in campo.  

La tua azienda è pronta ad approcciare il passaggio al modello OPEX? Scopri il Partner Wildix più vicino a te e chiedi una consulenza gratuita. 

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